LAURA CRESPI
White Noise, stampa a secco e polaroid, 50 x 70 cm, 2021

L’ambiente domestico è abitato da oggetti che  occupano uno spazio e diffondono vibrazioni dalle frequenze variabili, emettono suoni o rumori, a seconda che l’udito sia più propenso all’ascolto attivo o al sentire passivo.
Dalla registrazione live dei suoni prodotti da una lavatrice, un asciugacapelli e un lettore di musicassette è stata ricavata in digitale la traccia midi, le cui caratterizzazioni a livello grafico hanno suggerito la collocazione dei segni sulla matrice.
Il segno stampato a secco su carta è dato dalla trama a rilievo lasciata dai fili di cotone dei tessuti sfilacciati rimasti in lavatrice, capelli incastrati tra i denti del pettine e nastri prelevati dalle musicassette, disposti in relazione alla traccia sonora dell’oggetto a cui rimandano, instaurando un rapporto contenitore-contenuto tra la polaroid a colori dell’oggetto e la trasposizione grafica acromatica della relativa dimensione sonora.
La traccia audio si lega a livello materiale, tangibile, all’oggetto da cui proviene.
White Noise
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